L’emicrania è la forma di mal di testa più comune ed è una patologia neurologica cronica caratterizzata da ricorrenti cefalee, da moderate a gravi, spesso precedute da una serie di sintomi caratteristici. L’emicrania è la forma di mal di testa più comune ed è una patologia neurologica cronica caratterizzata da ricorrenti cefalee, da moderate a gravi, spesso precedute da una serie di sintomi caratteristici.
Approfondimenti e curiosità sull’emicrania
Il termine emicrania deriva dal greco, hemikranìa, “dolore su un lato della testa” e si riferisce al fatto che il mal di testa, generalmente, è monolaterale (colpisce cioè solo una metà della testa). L’emicrania appartiene alla classe delle cefalee primarie (ossia quelle che non sono causate da un’altra condizione medica sottostante) e si distingue in due forme: con o senza aura. Quest’ultima precede immediatamente l’emicrania e definisce l’insieme di disturbi psichici, visivi, motori e/o neurologici. Nella forma con aura, l’emicrania è preceduta da diversi sintomi di tipo visivo quali emianopsia (oscuramento di metà campo visivo), fotopsia (cioè visione di flash e lampi di luce, simili a fulmini, che compaiono all’improvviso in assenza di un reale stimolo luminoso proveniente dall’esterno), scotomi scintillanti e, talvolta, anche addormentamento del braccio e della gamba. La forma di emicrania senza aura, invece, non è preceduta dalla sintomatologia sopracitata, è per l’appunto SENZA aura. Alla cessazione dei sintomi che costituiscono l’aura (se con aura) inizia l’emicrania, i cui sintomi sono gli stessi per entrambe le forme: nausea, vomito, fotofobia (fastidio provocato dalla luce), fonofobia (fastidio causato dai rumori), osmofobia (fastidio provocato dagli odori) e dolore alla testa pulsante.
Quali sono le cause?
Sebbene le cause non siano state ancora ben identificate, sono noti diversi fattori scatenanti che possono predisporre, più o meno direttamente, all’arrivo di un attacco. Fra questi, possiamo annoverare lo stress, la mancanza di sonno, l’assunzione di alcol e fumo, l’esposizione diretta o prolungata a fonti di luce intense, a suoni e rumori forti e alterazioni ormonali (dovute alla pubertà, alla menopausa e all’assunzione della pillola anticoncezionale).
Come intervenire?
Fin dall’esordio dei primi sintomi è consigliabile assumere farmaci antinfiammatori non steroidei o analgesici, che in genere sono sufficienti ad attenuare e risolvere il disturbo in poco tempo. L’abuso di questi farmaci, però, può essere controproducente, soprattutto se gli attacchi sono frequenti (più di tre volte al mese) perché ciò potrebbe comportare una diminuzione dell’efficacia farmacologica o, addirittura, un aggravamento dei sintomi (cefalea da rebound). Quindi, si potrebbe ricorrere ai seguenti consigli:
- stare sdraiati al buio, con il lato della testa dolente poggiato sul cuscino, cercando di rilassarsi;
- non utilizzare smartphone, TV o qualsiasi dispositivo che potrebbe esser fonte di luce o di rumore e peggiorare, dunque, la fotofobia e la fonofobia;
- fare degli impacchi freddi da posizionare sopra fronte, occhi e tempie per ridurre le pulsazioni del mal di testa;
- cercare di rilassarsi e dormire;
- adottare uno stile di vita sano ed equilibrato e smettere di fumare perché il fumo di sigaretta incrementa e può essere causa del mal di testa;
- praticare yoga, perché può rivelarsi molto utile per trattare l’emicrania. La pratica dello yoga, infatti, aiuta a rilassare il corpo e la mente e può essere d’aiuto per far sì che il mal di testa si verifichi meno spesso, sia meno doloroso e duri di meno.
Idratiamo il corpo ed i nervi con l’espansione e l’estensione delle posizioni Yoga. Così lo stress che satura il cervello si diffonde e scorre in tutto il corpo liberando il cervello dalla fatica ed il corpo espelle questa intossicazione con il movimento. [Bellur Krishnamachar Sundararaja Iyengar].